[RECENSIONE NDS] Kingdom Hearts Re: Coded


Titolo: Kingdom Hearts Re: Coded (キングダムハーツリ:コーデッド, Kingudamu Hātsu Ri: Kōdeddo)

Piattaforma: NDS

Genere: Action/jRpg

Sviluppatore: h.a.n.d.

Publisher: Square-Enix

Multiplayer: Assente

Lingua: Italiano (sottotitolato)

Data di Rilascio: 07/10/2010(JAP) – 11/01/2011(USA) – 14/01/2011(EUR)

 

Circa 8 anni fa nasceva sul nobile monolite nero Sony, quello che inizialmente fu visto come un esperimento poco convincente, a causa di due immaginari davvero troppo diversi per poter coesistere…quello della tanto amata (e mai troppo rimpianta) Squaresoft con l’immaginario per eccellenza da ormai quasi un secolo, ovvero quello Disney. Il primo Kingdom Hearts (da ora KH), stregò letteralmente pubblico e critica, regalando ai possessori di console Sony, quello che solo uno Zelda su Nintendo poteva regalare (esperimento poco riuscito già tentato in passato con Dark Cloud ). Dopo soli 2 capitoli canonici e una sfilza infinita di Spin-Off più o meno rilevanti (anche se a detta dei fan tutti canonici), ecco giungere sul piccolo, e ormai quasi al suo tramonto, gioiellino a 2 schermi Nintendo l’ennesimo Spin-Off…sarà effettivamente di rilievo nella ormai ultra-sfaccettata trama dai mille risvolti, che fa impallidire Soap del calibro di Beautiful? Scopriamolo insieme…

Un Sora dall’aria piuttosto minacciosa si appresta ad entrare in azione.

Il loro dolore sarà alleviato, quando tornerete a mettergli fine…

…con questa misteriosa frase, comparsa apparentemente senza motivo alcuno nel Grillario della primissima avventura di Sora & Co, inizia la nostra storia. Il Grillo Parlante porta tale enigmatico avvenimento agli occhi di Re Topolino, che non conoscendone le origini, e deciso a svelarne ogni arcano, decide alquanto avventatamente e, aggiungeremmo “fantasiosamente” (per quanto si tratti di una storia di fantasia, digitalizzare un diario può sembrare alquanto bizzarro), di digitalizzare il Grillario. Ciò che ne ricaverà però, non sarà esattamente quello che s’aspettava: infatti digitalizzando il Grillario porterà alla luce alcuni “bug” che lo infestano, mettendo a rischio i mondi in esso contenuti e insieme, tutti i ricordi appuntati. Cos’altro si potrebbe fare ora se non chiedere l’aiuto di qualcuno? E chi meglio del “Sora” digitalizzato insieme a tutto il resto? Da qui la trama si dipanerà abbastanza velocemente, anche se ci renderemo conto fin dall’inizio che qualcosa non quadra…per quanto voglia portare avanti un discorso in parte concreto e plausibile (e lo fa anche con sufficiente soddisfazione direi, ma nulla di più), la trama si rivelerà fin da subito piuttosto scialba e riempitiva, e alla fine rivelerà sì, alcuni piccoli retroscena davvero gustosi, ma poca cosa per giustificarne la realizzazione! Insomma se è nei vostri piani l’acquisto di tale gioco, non aspettatevi granché sotto questo aspetto, se non qualche chicca per i fan sul finale (e in quello segreto). Se siete nuovi alla serie o vi manca qualche tappa passata, non troverete particolari soddisfazioni nell’intraprendere una storia, fin troppo appendice delle altre, senza le quali non avrebbe senso di esistere.

Questa la misteriosa frase apparsa sul Grillario…come sarà accaduto, ma soprattutto…chi l’ha scritta?!?

CPU, chip, cavi, matrici e bug…chiamate un tecnico!!!

Sì avete letto bene, in questo KH avremo a che fare anche con questo! Ma andiamo con ordine…

Vero cuore portante di questo KH, ed unico reale motivo di acquisto, è il Gameplay. Per la prima volta nella serie avremo di fronte un mix riuscitissimo di più generi, capitanati ovviamente da quello principale di appartenenza del titolo, cioè l’Action/jRpg. Sì perché oltre ad accompagnare il nostro Sora Virtuale nelle sue ordinarie scorribande a cui ci ha abituati nei capitoli precedenti, ci troveremo di fronte, in alcuni frangenti di gioco, a soluzioni più o meno originali davvero ben fatte ed amalgamate al resto del gameplay, che lo varieranno non di poco. Dimenticatevi quindi della fastidiosa (per quanto ottima per una console portatile) struttura a missioni del precedente capitolo apparso su DS, per riabbracciare la religione con cui la nostra cara Square ci ha portato a “credere”, con piccole aggiunte davvero avvincenti. In sostanza, verso la fine di alcuni mondi, in prossimità della consueta Serratura, il gioco ci catapulterà in una sorta di dimensione parallela in cui affrontare la sfida in maniera completamente inedita per la serie: avremo sessioni platform, oppure shooter, o ancora un intero mondo da giocare con la struttura di un classico jRpg a turni! Si avete letto bene, ci sarà un mondo in cui, una volta toccato un nemico, abbandonerete le redini dirette del vostro eroe, per destreggiarvi tra turni, tecniche e abilità speciali inedite. Alla guida del nostro Data Sora viaggeremo attraverso mondi Disney già visti e rivisti, in salsa leggermente diversa, preparata apposta in occasione di questo capitolo (in breve le sottotrame dei vari mondi non sono le stesse dei precedenti giochi, almeno questo). Ma le differenze col passato non si limiteranno solo alle sottotrame, bensì alla comparsa dei già citati “bug” nelle aree che compongono i mondi, rappresentati da cubi su cui arrampicarsi, saltare e camminare, dando quel tocco platforming che la serie ha sempre accennato ma mai più di tanto approfondito: i bug saranno molto variegati ed estremamente congeniali alle situazioni (vi lasceremo il gusto di scoprirne i vari usi da soli), dando al Gameplay quella marcia in più che la saga richiedeva da tempo.

Per quanto concerne il combattimento standard, se avete giocato a Birth By Sleep per PSP, non avrete grandi sorprese, dato che il Battle System di questo Coded, ricalca pari pari (con alcune riduzioni), quello già visto e ottimamente collaudato sul portatile Sony. In pratica avremo una matrice di comandi sul lato sinistro dello schermo, di cui uno sarà adibito al classico “Attacco”, eseguibile alla pressione ripetuta del tasto A, così da concatenare un numero crescente di combo portate con il nostro fido Keyblade, e i restanti 3 slot (inizialmente 3, aumentabili fino ad un massimo di 8), adibiti ai comandi speciali (Magie, Oggetti e Tecniche Speciali) selezionabili alla pressione del tasto dorsale L ed eseguibili alla pressione del tasto X, e i quali necessiteranno, chi più, chi meno, chi nulla (come gli oggetti), di tempo per ricaricarsi; infine si potrà come di consueto saltare con il tasto B, mentre il tasto Y sarà relegato alla schivata o la parata (una volta apprese).

Schermata di gioco standard…e Attacco Finale in azione!!!

Portando a segno i fendenti col nostro Keyblade, si andrà via via riempiendo una barra denominata Clock, che una volta riempita salterà di livello e ci donerà abilità esclusive e talvolta uniche a seconda del Keyblade impugnato: solo al raggiungimento del livello Clock massimo si renderà disponibile un devastante “Attacco Finale” (equipaggiato in precedenza tra quelli ottenuti) con cui far fuori un generoso numero di nemici in una volta sola! Unico neo del gameplay è la ormai stra-odiata Telecamera. Non è nuovo nella serie questo difetto, né si poteva sperare che lo si risolvesse su di un portatile, dove ci sono anche meno tasti a disposizione rispetto al controller di una console casalinga, e anche la sola presenza di una levetta analogica avrebbe reso la vita decisamente più facile. Purtroppo i possessori di DS dovranno accontentarsi del tasto R che se premuto, riporta la ballerina telecamera alle spalle del nostro eroe; nulla che un po’ di pratica non risolva comunque.

Il Sistema di Sviluppo del nostro eroe invece, ci vedrà alle prese con un sistema a metà strada tra la Sferografia di FFX e il sistema utilizzato nel capitolo precedente su DS. In altre parole ci ritroveremo a gestire le nostre riserve di Chip e Debugger, su di una sorta di scheda madre per PC, con tanto di CPU, cavi e matrici varie: partendo dalle CPU (unica fonte di energia nel circuito di crescita), andremo a piazzare chip di vario genere che aumenteranno le nostre caratteristiche base (Level Up+1, Attacco+2, Magia+1, Difesa+3, ecc. ), concatenandoli per raggiungere i punti strategici dove attivare abilità passive e non, ampliare gli slot di equipaggiamento di comandi ed accessori o attivare alcune matrici di trucchi (come quello che diminuisce la percentuale massima dei nostri punti vita per aumentare la percentuale di tesori rilasciati dai nemici o quello che vi lascerà settare in qualsivoglia momento la difficoltà del gioco tra 4 selezionabili, in perfetto stile TWEWY). Insomma, se riuscirete a passare sopra alle magagne del copione, potrete godervi il miglior KH che sia mai stato realizzato, in quanto a Gameplay!

Sessione Shooter…

Il DS delle Meraviglie!

Arrivati al comparto tecnico possiamo solo restarne sbalorditi!!! Il DS non ha mai svolto lavoro migliore. Vero è, che il motore del precedente capitolo apparso su DS è stato preso di peso e riutilizzato in questo episodio, ma i ragazzi di h.a.n.d. non si son fermati qui e ne hanno smussato tutto lo smussabile, rendendo l’impatto finale con la Grafica 3D una gioia per chiunque ci piazzi gli occhi sopra. Si resta quasi increduli nel vedere i modelli poligonali dei personaggi animati alla perfezione dall’ormai obsoleto e stra-abusato hardware del piccolo portatile della grande N, che non mostra il fianco nemmeno nelle situazione più concitate. I colori sono ancora più luminosi e sfavillanti che in passato, con effetti particellari e di luce, davvero esemplari per le future creazioni su questa console. Altrettanto ottimo e vario il lavoro svolto sul Bestiario di turno, con animazioni e proporzioni dei nemici ottimamente riprodotte sulle esigue dimensioni degli schermi del DS, nulla da invidiare alla controparte casalinga insomma. Per quanto riguarda i fondali invece, se da un lato non ci si può aspettare di certo di più dall’hardware DS, non si può negare che siamo ben lontani dai risultati ottenuti su console casalinga o anche solo su PSP. Tutto sommato senza troppi giri di parole possiamo assicurare che, pur nei suoi limiti, i possessori del doppio schermo Nintendo, potranno godere del titolo che sfrutta al massimo la potenza di calcolo di questa console.

Sul versante del Sonoro possiamo constatare come tutte le vecchie glorie torneranno a farsi sentire anche su questi lidi con tutta la loro magia e sinfonia, ma nonostante ciò, non possiamo non far notare che di nuovo c’è poco e nulla (più nulla che poco XD), quindi ad alcuni potrebbe non far piacere sentire e risentire motivetti che avrà sentito già per centinaia di ore di gioco in passato. A proposito di ore di gioco, eccoci giunti sul finire, a parlare della Longevità: la Story-Line di base è sufficientemente longeva per il genere, anche se non vi porterà via oltre le 15-20 ore di gioco circa (fattore fortemente soggettivo, influenzato dalla difficoltà e dai vari game over), per poi allungarsi prepotentemente ben oltre le 40 ore se si vuole nel Post-Game, con tante missioni secondarie, collezionabili da cercare e ben 30 Trofei da poter conquistare (20 dei quali presi a caso, sbloccheranno il finale segreto, vera ed unica chicca della trama, per cui vale la pena finirsi il titolo).

…e Sessione Platform.

Conclusioni:

Questo KH Re: Coded, per quanto non brilli di luce propria per trama, personaggi e mondi (ri)proposti, offre in definitiva un’esperienza davvero unica nel suo genere. Se si riesce a sorvolare sugli evidenti difetti di copione e le incertezze della telecamera, si potrà gustare uno degli ultimi capolavori che l’era DS potrà regalare, in quanto a forza bruta di poligoni e giocabilità frenetica ed esaltante, divertente come pochi. Thanks Naminè!

 

PRO:

+Gameplay tra i più vari e frenetici della serie;

+Comparto grafico e sonoro di primissimo livello per il DS;

+Longevità stellare se lo si vuol completare al 100%;

CONTRO:

-Trama banale e riempitiva, appena giustificata da qualche chicca finale;

-Telecamera ballerina (segno contraddistintivo della serie oramai);

-Longevità “solo” sufficiente se ci si ferma alla Story-Line;

 

TRAMA & PERSONAGGI: 3

L’aspetto del gioco sicuramente più carente (soprattutto se consideriamo la Saga di KH nella sua interezza). Potremmo dire, senza dubbio alcuno, che gli sviluppatori non si siano minimamente preoccupati di dare un motivo sufficientemente plausibile al giocatore per andare avanti, confezionando una storia superficiale ed appena accennata, condita da qualche piccola chicca sul finale.

GRAFICA: 9,5

Nonostante gli evidenti limiti tecnici della macchina, mai il DS aveva fatto muovere più poligoni contemporaneamente, in un’esplosione di luci e colori di prim’ordine! Tutto, dai personaggi al folto Bestiario, passando infine per i fondali (forse l’aspetto grafico più altalenante, ma ugualmente soddisfacente se consideriamo l’hardware su cui gira) magistralmente disegnati, è realizzato ed animato in maniera impeccabile.

SONORO: 8

La buon vecchia Soundtrack che abbiamo imparato ad amare nei capitoli precedenti (soprattutto il primo storico KH su PS2) torna a farsi sentire in tutto il suo splendore, con nuove e vecchie glorie. Certo, alcuni saranno anche stufi di sentire e risentire gli stessi motivetti fino alla noia, ma indubbiamente, qualitativamente parlando, non si può negare la bellezza di tali melodie. Il tutto condito da effetti sonori di magie e animazioni di sicuro effetto.

GAMEPLAY: 8,5

Senza ombra di dubbio alcuno, l’aspetto chiave del titolo! Acquistare questo KH significa acquistare un concentrato di puro Gameplay, dove sarà la varietà (oltre che la qualità) a fare da padrone, con un mix di generi videoludici che hanno dell’incredibile: ad affiancare il genere madre (l’Action/jRpg) ci saranno sessioni Platform, Shooter e perfino da jRpg a turni!!! Il tutto retto da un Battle System e un Sistema di Sviluppo che strizzano l’occhio a KH: BbS il primo, e a FFX il secondo. Un puro concentrato di divertimento.

LONGEVITA’: 8,5

L’aspetto del gioco sicuramente più altalenante, perché se da un lato abbiamo una Story-Line di base relativamente breve (sulle 15-20 ore circa, game over più, game over meno), dall’altro abbiamo un Post-Game davvero invidiabile, con una serie di missioni secondarie, collezionabili e ben 30 Trofei da poter conquistare, che farà salire il contatore ore almeno sulle 40 ore. Niente male davvero!

VOTO FINALE: 8,5

 

PukkaNaraku @_@


13 responses to “[RECENSIONE NDS] Kingdom Hearts Re: Coded

  • Ciro

    Wow eccola qui! anche se questa volta ho letto solo i commenti finali XD li hai scritti bene bravo…
    ma… l’hai accorciata o è l’illusione ottica del blog??

    • PukkaNaraku

      Grazie mille per i complimenti!!! 🙂
      Mi fa piacere che lo specchietto riassuntivo sia piaciuto (spero come a te, anche ad altri), e sì, è un’illusione ottica, perché la rece non l’ho editata di una sola virgola! 😛
      Alla prossima Rece allora (che tu già conosci, tra l’altro 😀 )!

  • Kartoffel

    Come già ti dissi: ottima recensione, molto approfondita!

  • Reinbach

    Ho letto la recensione, davvero ben fatta ed asaustiva, bravo cirozzo. ^^
    La serie di KH non mi ha mai preso molto, ho giocato solo poche ore al primo capitolo che ho poi subito abbandonato… del resto fatico a sopportare il 90% dei personaggi Disney. XD
    Io adoro i giochi soprattutto per trama e personaggi, quindi se c’è un odio a prescindere da parte mia e se per di più in questo gioco questo binomio si è cuccato un raggelante 3 in pagella, dubito che questo gioco potrebbe farmi cambiare idea sulla serie… XD

    • PukkaNaraku

      Ti ringrazio (anche perché ti ho quasi strappato di bocca il commento XD) molto Reinbaka!!! 🙂
      Eh sì, se c’è un odio profondo per il mondo Disney questa saga di certo non la si può apprezzare (anche se i personaggi Disney devo dire che fanno solo da contorno, il più lo fanno i personaggi ex-noco della Square), ancor di più questo capitolo se si appartiene alla scuola di pensiero Trama>>>Gameplay!
      Però voglio spezzare una lancia a favore del gioco, che nasce col solo scopo di divertire con un gameplay davvero vario e raffinato (voglio ricordare che è un remake di un gioco originariamente per cellulari giapponesi, quindi la mancanza di trama è anche giustificata)! Certo, poi, i gusti personali son sovrani! 😉

      P.S. non mi chiamo Ciro, il mio vero nome è un altro!!! 😛

      • Reinbach

        E ora so anche il vero nome, mi sento superpower, fuck yeah. XD
        Anch’io apprezzo alcuni giochi che hanno zero trama e sono tutti gameplay, faccio ogni tanto uno strappo alla regola. L’ultimo esempio calzante è il Wizardry scaricabile dal psn americano. Però è raro che io mi avvicini a giochi di questo tipo…

  • Valentina

    KH è uno dei miei giochi preferiti ma conosco solo la versione PS e ammetto che leggendo la tua recensione mi è venuta voglia di rigiocarci… questa volta sulla DS.
    Bravo Daniele continua così che sono scritte veramente bene 😀

    • PukkaNaraku

      Thanks a lot, Vale-Chan!!! 🙂
      Non pensavo, in tutta sincerità, che conoscessi KH…se hai provato e ti è piaciuta la versione PS2, adorerai questa DS (e quella PSP, se hai tale console), ma non aspettarti nessuna tramona particolare, purtroppo su quello siamo in alto mare… -_-

  • doctorwho10th

    Grande recensione, io purtroppo non sono appassionato alla serie di Kingdom Hearts, mi limito a giocare i capitoli principali ed il terzo, quando uscirà, non me lo farò mancare. Però, tu hai evidenziato sicuramente i punti buoni e quelli negativi in modo efficace.
    Bravo, tanti saluti da kr84. 😀

    • PukkaNaraku

      Beh, onestamente non ti consiglio proprio di passare al 3 senza aver giocato almeno il BbS per PSP (è lo spin-off più importante)!
      Grazie mille dei complimenti! 😉

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